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Pasta con sgombro, pesto, zucchine e tototoi |
Dillo Cucinando: Oggi, invece di farvi leggere le 4 righe con cui di solito introduco le ricette, vi invito (idealmente) a pranzo sul mio terrazzo. Spero vi divertiate...ma se non avete tempo o voglia di leggere, saltate il racconto e scorrete fino in fondo alla pagina, dove troverete la ricetta.
E' una domenica mattina di inizio
estate. Siamo su un terrazzo, all'ultimo piano di un condominio nella città di
Roma e oggi Barbara vi invita a pranzo. Troverete tutti quelli che scrivono su
questo Blog (Barbara, Francesca, Enrico, Gianluca) ad eccezione di Antonino che
per la giornata di oggi rimarrà nell'armadio. In aggiunta ci sarà il piccolo
Tederico (all'anagrafe Federico,un bambino bellissimo che ha ancora qualche difficoltà
a pronunciare le consonanti, l’unica che conosce è la “T”) accompagnato dal suo
papà e dalla nonna.
Quindi, passerete la giornata a tavola
con due sorelle: Barbara e Francesca, con i loro fidanzati Enrico e Gianluca;
la loro mamma Roberta; il loro nipotino di 2 anni (figlio dell’altra sorella) e
il suo papà Fabrizio.
Ore
6.30 - Domenica mattina. Uno strillo, proveniente dal terrazzo, sveglia Enrico.
Barbara: AAAAAhhhh, che
schifo!
Enrico
(uscendo in pigiama sul terrazzo con passo lentissimo e occhi strizzati): Che
succede amore!
Barbara: Guarda cosa c'è
sui broccoli, sono bruchi! Si stanno mangiando tutte le foglie! Levali, che a
me fanno schifo. Guarda! Guarda!
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Broccolo romano con le foglie smangiucchiate |
Enrico: Ma che vuoi che
guardo?! Lo sai che senza lenti non un c…o! Famme anda' a dormì, ci pensiamo
dopo eh?
Barbara: No, di giorno
non li ho mai visti, credo che col caldo si nascondano. Ti preeeeeeego levali
adesso.
Enrico: E va bene…
Enrico
rientra in casa, entra in bagno, indossa le lenti a contatto e torna sul
terrazzo.
Enrico: O.k. farò una
strage di bruchi!
Barbara: No,
poverini...diventano delle bellissime farfalle! Levali delicatamente, e mettili
in questo bicchiere di carta. Dopopranzo usciamo e li lasciamo nel parchetto sotto casa.
Enrico
solleva lo sguardo dalla pianta e osserva Barbara con aria pensierosa. Poi,
senza proferire una parola, entra in casa. Dopo 5 minuti torna in terrazzo,
brandendo un paio di pinzette per le sopracciglia.
Si
china su una delle piante e comincia a togliere i bruchi, bofonchiando qualcosa
che è meglio non sapere.
Ore
8.30 - Suona il citofono.
Barbara: Chi sarà a
quest'ora?!
Enrico: Forse qualcuno
che vuole raccogliere bruchi!
Barbara
va al citofono e risponde.
Citofono: Tono tederico,
bengo a giotare sul terrazzo! (Sono Federico, vengo a giocare sul terrazzo!)
Barbara: E' Federico col
padre! Sono già arrivati! Ma che a quest'ora si arriva di domenica mattina??
Barbara
apre la porta ed entrano in casa un bambino biondissimo dagli occhioni azzurri
e l'aria vispa e un papà distrutto e mezzo addormentato.
Fabrizio: Si è svegliato
alle 6, dicendo che doveva andare da "tia" Barbara a raccogliere i
"tototoi" (pomodori). Siamo riusciti a trattenerlo finora.
Enrico (strillando dal
terrazzo):
Vieni, vieni...t'intendi di bruchi?
Barbara,
dopo essersi sbaciucchiata Federico, lo porta sul terrazzo.
Barbara: Vuoi
raccogliere i pomodori così ci facciamo la pasta?
Federico: Ti! (Sì)
Barbara: Devi staccare
solo i pomodori rossi...perchè quelli verdi non sono ancora buoni. Adesso zia ti
dà un recipiente per portarli.
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Vasi di pomodorini ciliegino |
Federico
allunga le manine sulle piante di pomodoro e comincia a staccare i pomodorini
uno alla volta sotto l'occhio vigile della zia.
Federico: Otto, otto
(rosso, rosso). Etto no, ette (questo no, è verde)!
Barbara: Fabrizio, mentre
io mi vesto, potresti raccogliere il basilico per il pesto?
Fabrizio: Va bene, basta
che mi dici come devo fare.
E intanto Federico(tra se e
sè):
Otto, otto, otto, (rosso, rosso, rosso), ette (verde)
Barbara: Stacca con le
mani le cime delle piantine che sono nei tre vasi sulla destra. Quella con le
macchie marroni lasciala perdere, che gli ho dato la vodka.
Fabrizio: So che mi
pentirò della domanda...ma perchè hai alcolizzato il basilico?
Barbara: Ci sono un
sacco di afidi, che la stanno facendo ingiallire. Ho letto su internet che
l'alcool diluito li uccide. Ci ho spruzzato l'acqua con un po' di vodka. Gli
acari non ci sono più, però lei sembra un po' bruciacchiata.
Fabrizio: Fammi capire,
per pranzo possiamo scegliere tra pesto di acari e vodka al basilico?!
Barbara: Ma nooo! Le
piante che stai raccogliendo sono sanissime e, per ora, non c'è ombra di
insetti di nessun tipo! Tieni... riempi questa.
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Basilico dei vasi del terrazzo sul tavolino pieghevole |
Barbara (rivolgendosi a tutti
ed entrando in casa):
Io devo preparare il pesce da mettere in forno...se avete bisogno fate uno strillo.
Finito
di cacciare bruchi e raccogliere basilico, Enrico e Fabrizio si mettono a
chiacchierare di lavoro, mentre Federico
cerca altri divertimenti in giro per il terrazzo.
Prende
l'innaffiatoio da 12 litri e si dirige verso la fontanella. Apre la fontanella
e, riempitolo per circa un terzo, cerca di portarlo vicino ai vasi delle zucchine.
Federico (trascinando
faticosamente l'innaffiatoio per il terrazzo): Oitta, oitta
(oissa, oissa).
Ore
11.30 - Squlla il telefono.
Barbara (al telefono): Sì...ciao
mamma...no, non mi serve niente. Vieni che c'è Federico.
Barbara (aprendo la porta e
facendo entrare Roberta): Ciao mamma. Sono tutti sul terrazzo. Vai a giocare un
po' con Federico che, se qualcuno non lo distrae, mi affoga tutte le piante di zucchina.
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Zucchine romanesche in vaso...accanto al sedano |
Roberta (baciando Barbara): Ciao...bella. Ti ho portato il pane fresco, le uova che mi
ha dato l'estetista e la ricotta di bufala. Sono di ieri...il padre ha le
galline.
Barbara: E meno male che
ti avevo detto che non mi serviva niente! Grazie!
Roberta (strillando, mentre si
dirige verso il terrazzo): Federico...è arrivata nonna. Giochiamo a piantare i
semi, così poi crescono tante piantine!
Roberta (giocando con Federico): Tesoro, le piantine non mangiano la terra…così
le seppellisci. Vai a prendere qualche pomodoro che piantiamo i semini.
Federico
sganbetta verso le piantine di pomodoro e ricomincia la sua lenta ma inesorabile raccolta.
Federico (tra se e sè): Otto, otto,
no ette
Ore
12.00 - Trilla il citofono
Barbara: Sono arrivati Francesca
e Gianluca...meno male, così mi danno una mano a preparare la tavola!
Francesca (entrando in casa
sorridente):
Ciao, che si mangia?!
Barbara: Per ora niente!
Enrico sta facendo il pesto!
Gianluca: Ciao, Ba’. Serve una mano? Che posso fare?
Barbara: Beh, ci sono da
montare le ante dell’armadio a muro, bisogna fissare la libreria, pelare le patate, rasare
il muro dello sgabuzzino…scegli tu!
Gianluca (guardando smarrito
Francesca in cerca di un supporto che non arriva): Beh…ma…sì…però…
Barbara (sorridendo): Scherzavo! Se
ti va, ci sarebbe da sistemare la scaletta per le piantine
aromatiche! E’ praticamente finita! Guarda che splendore!
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Scaletta in legno per le piante aromatiche |
Escono
tutti sul terrazzo e, chiacchierando del più e del meno, si godono il tepore del sole.... All’improvviso Federico
comincia a correre, liscia con la testa un mobiletto e sta per prendere lo
spigolo del tavolo...quando Enrico afferra il tavolo pieghevole e, con mossa brusca, lo
sposta.
Il
tavolo si chiude su se stesso, facendo cadere a terra tutto ciò che c'era
sopra, tra cui un bidone di vernice semiaperto. La vernice si sparge sul pavimento e dalla superficie dell' enorme chiazza
arancione si vedono uscire delle bolle. Tutti si guardano
interrogativi.
Fabrizio: Beh...tanto
avevo deciso di cambiarlo!
Roberta: Cosa? Che c’era
sul tavolo?
Fabrizio (con indifferenza): Il cellulare
nuovo.
Roberta (concitata, affondando le mani
nella vernice):
Oddio, recuperiamolo...magari si riesce a pulire!
Barbara : Non credo...questa vernice è
quarzo da esterni!
Fabrizio (con estrema noncuranza): Ma perché non pensiamo
a mangiare?
Tutti
guardano stupiti Fabrizio e, dopo pochi istanti di generale perplessità, tutto continua come se niente
fosse.
Enrico (armandosi di carta di giornale): Io cerco di
pulire questo casino.
Barbara: Metto su
l'acqua per la pasta.
Gianluca: Prendo l'altro
tavolo.
Francesca: Io apparecchio.
Federico (continuando
tranquillamente a staccare pomodori): Otto, otto, ette…
Ore
13.30 - A tavola di fronte ai piatti di pasta quasi vuoti.
Barbara: Non male...è
venuta bene! Il basilico dei vasi ha un sapore molto più deciso di quello che
si compra…è tutta un'altra cosa!
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Reginette con pesto, sgombro, zucchine e pomodorini |
Fabrizio: Ummm...sì
buona!
Gianluca:
Buonissima...e...e...(imbarazzato e guardando con occhio sperante e supplichevole
in direzione della cucina)
Roberta: Che mangiamo
per secondo?
Barbara: Nooo...con
questo caos, ho dimenticato di infornare il pesce!
Tutti (con disappunto): NOOOOOOOOOO! E
adesso?
Federico (saltando dalla sedia
e dirigendosi verso le piantine ormai provate): tia tia (zia
zia), angiamo i tototoi ( mangiamo i pomodori).
Roberta (ironica): Abbiamo risolto!
Barbara, Francesca, Gianluca,
Fabrizio:
Ah ah ah!
Federico (concentratissimo, staccando gli ultimi pomodorini): Otto, otto, ette….
Reginette con sgombro, pesto, zucchine e tototoi
Difficoltà:
Bassa
Ingredienti: (per 2 persone)
- g 150 di pasta lunga liscia (io ho usato le reginette )
- 2 sgombri freschi (vanno bene anche filetti congelati)
- g 50 di
pesto alla genovese
- 2 zucchine medie
- 12 pomodorini ciliegino
- 1 spicchio d’aglio
- olio e.v.o.
- sale
Preparazione:
Lavate, spuntate le zucchine e tagliatele a rondelle spesse 2 mm. Lavate i pomodorini e tagliateli a metà. Lavate, pulite e ricavate i filetti dai due sgombri (io lo faccio fare al pescivendolo).
In una capiente padella antiaderente soffriggete l’aglio incamiciato (con tutta la pellicina rosa) con 1 cucchiaio d’olio. Aggiungete le zucchine e fate saltare a fiamma viva per un paio di minuti. Aggiungete i pomodorini e un pizzico di sale. Abbassate la fiamma e fate stufare per un paio di minuti. Unite i filetti di sgombro (se usate quelli congelati, fateli scongelare precedentemente) e 2-3 cucchiai d’acqua, coperchiate e lasciate cuocere finchè gli sgombri saranno cotti. Spegnete il fuoco e spezzate grossolanamente i filetti di sgombro. Lessate la pasta in abbondante acqua salata. Scolatela al dente, conditela col pesto e con il composto di sgombro e zucchine. Mescolate bene (se occorre aggiungete qualche cucchiaio di acqua della pasta) e servite caldissima.
Con questa ricetta partecipo al contest di
Cook'n'book il Club delle cuoche : "
In cucina con il Club delle Cuoche....voglia di orto: Maramao perché sei morto?"