venerdì 30 novembre 2012

Pasta con sgombro, pesto, zucchine e tototoi

Pasta con sgombro, pesto, zucchine e pomodorini
Pasta con sgombro, pesto, zucchine e tototoi
Dillo Cucinando: Oggi, invece di farvi leggere le 4 righe con cui di solito introduco le ricette, vi invito (idealmente) a pranzo sul mio terrazzo. Spero vi divertiate...ma se non avete tempo o voglia di leggere, saltate il racconto e scorrete fino in fondo alla pagina, dove troverete la ricetta.

E' una domenica mattina di inizio estate. Siamo su un terrazzo, all'ultimo piano di un condominio nella città di Roma e oggi Barbara vi invita a pranzo. Troverete tutti quelli che scrivono su questo Blog (Barbara, Francesca, Enrico, Gianluca) ad eccezione di Antonino che per la giornata di oggi rimarrà nell'armadio. In aggiunta ci sarà il piccolo Tederico (all'anagrafe Federico,un bambino bellissimo che ha ancora qualche difficoltà a pronunciare le consonanti, l’unica che conosce è la “T”) accompagnato dal suo papà e dalla nonna.

Quindi, passerete la giornata a tavola con due sorelle: Barbara e Francesca, con i loro fidanzati Enrico e Gianluca; la loro mamma Roberta; il loro nipotino di 2 anni (figlio dell’altra sorella) e il suo papà Fabrizio.


Ore 6.30 - Domenica mattina. Uno strillo, proveniente dal terrazzo, sveglia Enrico.
 
Barbara: AAAAAhhhh, che schifo!

Enrico (uscendo in pigiama sul terrazzo con passo lentissimo e occhi strizzati): Che succede amore!

Barbara: Guarda cosa c'è sui broccoli, sono bruchi! Si stanno mangiando tutte le foglie! Levali, che a me fanno schifo. Guarda! Guarda!

Broccolo romano con le foglie smangiucchiate
 Enrico: Ma che vuoi che guardo?! Lo sai che senza lenti non un c…o! Famme anda' a dormì, ci pensiamo dopo eh?

Barbara: No, di giorno non li ho mai visti, credo che col caldo si nascondano. Ti preeeeeeego levali adesso.

Enrico: E va bene…

 
Enrico rientra in casa, entra in bagno, indossa le lenti a contatto e torna sul terrazzo.

Enrico: O.k. farò una strage di bruchi!

Barbara: No, poverini...diventano delle bellissime farfalle! Levali delicatamente, e mettili in questo bicchiere di carta. Dopopranzo usciamo e li lasciamo nel parchetto sotto casa.

 
Enrico solleva lo sguardo dalla pianta e osserva Barbara con aria pensierosa. Poi, senza proferire una parola, entra in casa. Dopo 5 minuti torna in terrazzo, brandendo un paio di pinzette per le sopracciglia.
Si china su una delle piante e comincia a togliere i bruchi, bofonchiando qualcosa che è meglio non sapere.

Ore 8.30 - Suona il citofono.

Barbara: Chi sarà a quest'ora?!

Enrico: Forse qualcuno che vuole raccogliere bruchi!


Barbara va al citofono e risponde.

Citofono: Tono tederico, bengo a giotare sul terrazzo! (Sono Federico, vengo a giocare sul terrazzo!)

Barbara: E' Federico col padre! Sono già arrivati! Ma che a quest'ora si arriva di domenica mattina??


Barbara apre la porta ed entrano in casa un bambino biondissimo dagli occhioni azzurri e l'aria vispa e un papà distrutto e mezzo addormentato.

Fabrizio: Si è svegliato alle 6, dicendo che doveva andare da "tia" Barbara a raccogliere i "tototoi" (pomodori). Siamo riusciti a trattenerlo finora.

Enrico (strillando dal terrazzo): Vieni, vieni...t'intendi di bruchi?

 
Barbara, dopo essersi sbaciucchiata Federico, lo porta sul terrazzo.

Barbara: Vuoi raccogliere i pomodori così ci facciamo la pasta?

Federico: Ti! (Sì)

Barbara: Devi staccare solo i pomodori rossi...perchè quelli verdi non sono ancora buoni. Adesso zia ti dà un recipiente per portarli.

Vasi di pomodorini ciliegino
Federico allunga le manine sulle piante di pomodoro e comincia a staccare i pomodorini uno alla volta sotto l'occhio vigile della zia.

Federico: Otto, otto (rosso, rosso). Etto no, ette (questo no, è verde)!

Barbara: Fabrizio, mentre io mi vesto, potresti raccogliere il basilico per il pesto?

Fabrizio: Va bene, basta che mi dici come devo fare.

E intanto Federico(tra se e sè): Otto, otto, otto, (rosso, rosso, rosso), ette (verde)

Barbara: Stacca con le mani le cime delle piantine che sono nei tre vasi sulla destra. Quella con le macchie marroni lasciala perdere, che gli ho dato la vodka.

Fabrizio: So che mi pentirò della domanda...ma perchè hai alcolizzato il basilico?

Barbara: Ci sono un sacco di afidi, che la stanno facendo ingiallire. Ho letto su internet che l'alcool diluito li uccide. Ci ho spruzzato l'acqua con un po' di vodka. Gli acari non ci sono più, però lei sembra un po' bruciacchiata.

Fabrizio: Fammi capire, per pranzo possiamo scegliere tra pesto di acari e vodka al basilico?!

Barbara: Ma nooo! Le piante che stai raccogliendo sono sanissime e, per ora, non c'è ombra di insetti di nessun tipo! Tieni... riempi questa.

Basilico dei vasi del terrazzo sul tavolino pieghevole
 
Barbara (rivolgendosi a tutti ed entrando in casa): Io devo preparare il pesce da mettere in forno...se avete bisogno fate uno strillo.
 

Finito di cacciare bruchi e raccogliere basilico, Enrico e Fabrizio si mettono a chiacchierare di lavoro, mentre Federico cerca altri divertimenti in giro per il terrazzo.
Prende l'innaffiatoio da 12 litri e si dirige verso la fontanella. Apre la fontanella e, riempitolo per circa un terzo, cerca di portarlo vicino ai vasi delle zucchine.

Federico (trascinando faticosamente l'innaffiatoio per il terrazzo): Oitta, oitta (oissa, oissa).


Ore 11.30 - Squlla il telefono.

Barbara (al telefono): Sì...ciao mamma...no, non mi serve niente. Vieni che c'è Federico.

Barbara (aprendo la porta e facendo entrare Roberta): Ciao mamma. Sono tutti sul terrazzo. Vai a giocare un po' con Federico che, se qualcuno non lo distrae, mi affoga tutte le piante di zucchina.

Zucchine romanesche in vaso...accanto al sedano
 
Roberta (baciando Barbara): Ciao...bella.  Ti ho portato il pane fresco, le uova che mi ha dato l'estetista e la ricotta di bufala. Sono di ieri...il padre ha le galline.

Barbara: E meno male che ti avevo detto che non mi serviva niente! Grazie!

Roberta (strillando, mentre si dirige verso il terrazzo): Federico...è arrivata nonna. Giochiamo a piantare i semi, così poi crescono tante piantine!

Roberta (giocando con Federico): Tesoro, le piantine non mangiano la terra…così le seppellisci. Vai a prendere qualche pomodoro che piantiamo i semini.

 
Federico sganbetta verso le piantine di pomodoro e ricomincia la sua lenta ma inesorabile raccolta.

Federico (tra se e sè): Otto, otto, no ette
 

Ore 12.00 - Trilla il citofono

Barbara: Sono arrivati Francesca e Gianluca...meno male, così mi danno una mano a preparare la tavola!

Francesca (entrando in casa sorridente): Ciao, che si mangia?!

Barbara: Per ora niente! Enrico sta facendo il pesto!

Gianluca: Ciao, Ba’. Serve una mano? Che posso fare?

Barbara: Beh, ci sono da montare le ante dell’armadio a muro, bisogna fissare la libreria, pelare le patate, rasare il muro dello sgabuzzino…scegli tu!

Gianluca (guardando smarrito Francesca in cerca di un supporto che non arriva): Beh…ma…sì…però…
 
Barbara (sorridendo): Scherzavo! Se ti va, ci sarebbe da sistemare la scaletta per le piantine aromatiche! E’ praticamente finita! Guarda che splendore!

Scaletta in legno per le piante aromatiche
 
Escono tutti sul terrazzo e, chiacchierando del più e del meno, si godono il tepore del sole.... All’improvviso Federico comincia a correre, liscia con la testa un mobiletto e sta per prendere lo spigolo del tavolo...quando Enrico afferra il tavolo pieghevole e, con mossa brusca, lo sposta.
 
 Il tavolo si chiude su se stesso, facendo cadere a terra tutto ciò che c'era sopra, tra cui un bidone di vernice semiaperto. La vernice si sparge sul pavimento e dalla superficie dell' enorme chiazza arancione si vedono uscire delle bolle. Tutti si guardano interrogativi.

Fabrizio: Beh...tanto avevo deciso di cambiarlo!

Roberta: Cosa? Che c’era sul tavolo?

Fabrizio (con indifferenza): Il cellulare nuovo.

Roberta (concitata, affondando le mani nella vernice): Oddio, recuperiamolo...magari si riesce a pulire!

Barbara : Non credo...questa vernice è quarzo da esterni!

Fabrizio (con estrema noncuranza): Ma perché non pensiamo a mangiare?


Tutti guardano stupiti Fabrizio e, dopo pochi istanti di generale perplessità, tutto continua come se niente fosse.

Enrico (armandosi di carta di giornale): Io cerco di pulire questo casino.

Barbara: Metto su l'acqua per la pasta.

Gianluca: Prendo l'altro tavolo.

Francesca: Io apparecchio.

Federico (continuando tranquillamente a staccare pomodori): Otto, otto, ette…
 

Ore 13.30 - A tavola di fronte ai piatti di pasta quasi vuoti.

Barbara: Non male...è venuta bene! Il basilico dei vasi ha un sapore molto più deciso di quello che si compra…è tutta un'altra cosa!
Reginette con pesto, sgombro, zucchine e pomodorini
Fabrizio: Ummm...sì buona!

Gianluca: Buonissima...e...e...(imbarazzato e guardando con occhio sperante e supplichevole in direzione della cucina)

Roberta: Che mangiamo per secondo?

Barbara: Nooo...con questo caos, ho dimenticato di infornare il pesce!

Tutti (con disappunto): NOOOOOOOOOO! E adesso?

Federico (saltando dalla sedia e dirigendosi verso le piantine ormai provate): tia tia (zia zia), angiamo i tototoi ( mangiamo i pomodori).

Roberta (ironica): Abbiamo risolto!

Barbara, Francesca, Gianluca, Fabrizio: Ah ah ah!

Federico (concentratissimo, staccando gli ultimi pomodorini): Otto, otto, ette….

 

Reginette con sgombro, pesto, zucchine e tototoi 

Difficoltà: Bassa

Ingredienti: (per 2 persone)
- g 150 di pasta lunga liscia (io ho usato le reginette )
- 2 sgombri freschi (vanno bene anche filetti congelati)
- g 50 di pesto alla genovese
- 2 zucchine medie
- 12 pomodorini ciliegino
- 1 spicchio d’aglio
- olio e.v.o.
- sale

Preparazione:
Lavate, spuntate le zucchine e tagliatele a rondelle spesse 2 mm. Lavate i pomodorini e tagliateli a metà. Lavate, pulite e ricavate i filetti dai due sgombri (io lo faccio fare al pescivendolo). In una capiente padella antiaderente soffriggete l’aglio incamiciato (con tutta la pellicina rosa) con 1 cucchiaio d’olio. Aggiungete le zucchine e fate saltare a fiamma viva per un paio di minuti. Aggiungete i pomodorini e un pizzico di sale. Abbassate la fiamma e fate stufare per un paio di minuti. Unite i filetti di sgombro (se usate quelli congelati, fateli scongelare precedentemente) e 2-3 cucchiai d’acqua, coperchiate e lasciate cuocere finchè gli sgombri saranno cotti. Spegnete il fuoco e spezzate grossolanamente i filetti di sgombro. Lessate la pasta in abbondante acqua salata. Scolatela al dente, conditela col pesto e con il composto di sgombro e zucchine. Mescolate bene (se occorre aggiungete qualche cucchiaio di acqua della pasta) e servite caldissima.

Con questa ricetta partecipo al contest di Cook'n'book il Club delle cuoche : "In cucina con il Club delle Cuoche....voglia di orto: Maramao perché sei morto?"
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5 commenti:

  1. Eccomi Barbara, sei unica!!!! Quanto hai faticato per scrivere questa storia???? Brava, bravissima. Mi ricordavo del tuo nipotino e tu intorno a lui mi costruisci una sceneggiatura!!! Sono commossa e divertita ad un tempo. Brava. Ti ringrazio infinitamente per la ricetta, il racconto, le foto. Dimmi però che la scena della vernice è inventata ti prego....povero cellulare!!!!!!! Ti abbraccio cara e ti faccio una grande in bocca al lupo. A presto
    SAbina
    PS: ho segnato l'indirizzo che mi avevi dato tu. Va bene? Baci

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  2. ahahahahaah che amore il piccolino!!! questa pasta è bellissima!! buona domenica!

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  3. davvero tanti piatti molto invitanti a presto simmy

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  4. mai mangiata una pasta con lo sgombro, segno la ricetta per provarla, un abbraccio SILVIA

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  5. Ciao cara ti ho inviato un'email per domenica. Ricevuta? Fammi sapere. Un abbraccio
    Sabina

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