domenica 25 settembre 2011

Gnocchi rustici di zucca e patate

Dillo Cucinando: Mi piacciono tanto gli gnocchi…anche quando non è giovedì! Questi gnocchi hanno una preparazione un po’ diversa dal solito perché…ho risparmiato tempo e ho usato quello che avevo in casa. Risultato? Buonissimi e… con una consistenza insolita…più sostenuta di quella classica. Conditi con burro e salvia, con pomodoro e basilico oppure con burro ed erba cipollina (come ho fatto io) hanno un qualcosa di “rustico” che a casa mia è piaciuto molto. Provare per …

Difficoltà:
Media

Ingredienti: (per 6 persone)

- kg 1 di zucca
- kg 1 di patate
- g 500 farina
- 1 uovo
- 1/4 cipolla media
- sale
- noce moscata
- olio e.v.o.

Preparazione:

questo è il titolo del sito
Faber Gray

Lavate molto bene le patate con la buccia e mettetele a bollire in acqua fredda leggermente salata. Dopo circa 40 minuti dal bollore scolatele e pulitele della buccia aiutandovi con forchetta e coltello. Passatele allo schiacciapatate finchè sono ancora calde.


questo è il titolo del sito
Faber Gray


Lavate la zucca dopo averla privata della buccia e dei filamenti. Tagliatela a tocchetti piccoli (o passatela al mixer). Soffriggete in una padella la cipolla tagliata sottile con un cucchiaio d’olio, aggiungete la zucca e fatela appassire a fuoco dolce aggiungendo un dito d’acqua se occorre. Quando la zucca sarà tenera, alzate la fiamma e fate asciugare del liquido.



Faber Gray


Mettete in una ciotola le patate, la zucca e la farina. Mescolate, aggiungete l’uovo, un po’ di noce moscata e regolate di sale.


questo è il titolo del sito
Faber Gray


Mescolate bene gli ingredienti e versateli su un piano infarinato. Lavorate l’impasto con le mani finchè avrà preso una consistenza media. Se l’impasto risultasse troppo morbido aggiungete un paio di cucchiai di farina. Formate un panetto.

questo è il titolo del sito
Faber Gray


Tagliate il panetto in fette alte circa 2 cm. Sul piano ben infarinato lavorate ogni fetta di impasto con il palmo delle mani fino ad ottenere un cilidro lungo e grosso come un dito.



questo è il titolo del sito
Faber Gray


Tagliate il cilindro di pasta a tocchetti lunghi circa 1cm. Disponeteli su un vassoio infarinato. Mettete a bollire una pentola di acqua salata. Gettatevi gli gnocchi poco alla volta, mescolandoli brevemente. Aspettate che salgano in superficie per prelevarli con una schiumarola. Condite con burro ed erba cipollina, burro e salvia o con un sugo di pomodoro e basilico.Spolverate con abbondante parmigiano.


Con questa ricetta partecipo al contest di Pane e Olio: ...tutto patate


Stampa il post

giovedì 22 settembre 2011

Calamari ripieni

Dillo Cucinando: I calamari non sono buoni solamente fritti! L’infanzia le conosce come “rotelle”…e le vede come quel cibo indefinito che accompagna i gamberi nella frittura di pesce. Da adulti se ne sa apprezzare il gusto e la leggerezza anche in altre preparazioni. Questa preparazione è quella classica, ma secondo me, sempre la migliore. Ottima per chi è attento alla linea ma non rinuncia ai piaceri della tavola!

Difficoltà:
Bassa
Ingredienti: (per 4 persone)
-8 calamari freschi
-1 spicchio d'aglio
-12 pomodorini maturi
-1 mazzetto di prezzemolo
-100 g di pangrattato
-1 cucchiaio di capperi sotto sale
-vino bianco secco
-olio e.v., sale, pepe.

Preparazione:
Pulite i calamari eliminando il becco e gli occhi, la conchiglia trasparente (gladio), la pelle. Se comprate i calamari freschi, vi consiglio di farveli pulire dal pescivendolo. Sciacquate accuratamente sotto l’acqua corrente. Staccate i tentacoli, tagliateli a pezzetti piuttosto piccoli e rosolateli in due cucchiai di olio con lo spicchio d’aglio che poi toglierete. Sfumare con il vino. Togliete i calamari dalla padella lasciandoci il sughetto in cui tosterete il pangrattato. Mescolate in una terrina i tentacoli, il pangrattato tostato, il prezzemolo tritato finemente, i capperi sciacquati del loro sale e tritati. Aggiungete un cucchiaio d’olio e regolate di sale e pepe. Riempite con questo composto le sacche dei calamari che sigillerete con uno stuzzicadenti. Disponete i calamari in una teglia oleata, irrorate con un filo d'olio e cospargete coi pomodorini tagliati a pezzetti. Infornate a 180°C per 20 minuti.

Consigli:
Potete disporre intorno ai calamari fette sottili di patata condita con olio, sale, pepe e pomodorini.
Stampa il post

domenica 18 settembre 2011

Muffins noci e carote

Dillo Cucinando: Adoro la colazione! E’ la prima soddisfazione della giornata e quindi merita tutto il nostro rispetto. Di prima mattina ho bisogno di coccole…di riceverle e di farle… quindi ho pensato ad un bel dolcetto per accompagnare il mio caffè e il latte dei ragazzi. Stavolta mi sento di aver creato una piccola opera d’arte. Ci sono proteine, vitamine, sali minerali…ed è prima di qualunque grasso. Una coccola perfetta…e buonissima!

Difficoltà:
Media

Ingredienti (per 16 muffin):
- 3 uova
- g 100 zucchero
- g 150 farina
- g 300 carote
- g 70 noci
- 2 cucchiaini di lievito per dolci

Preparazione:

questo è il titolo del sito
Faber Gray

In una ciotola capiente montate i tuorli delle uova con lo zucchero finchè diverranno chiari e spumosi.


questo è il titolo del sito
Faber Gray


Inserite nel macinino elettrico i gherigli delle noci e 2 cucchiai della farina. Ciò aiuterà le lame a scorrere e vi permetterà di ottenere una polvere sottile. Lavate le carote e grattuggiatele. Mescolate carote e noci tritate con la crema d’uovo.



Faber Gray


Aggiungete al composto la farina rimanente e il lievito setacciato. Mescolate con le fruste.


questo è il titolo del sito
Faber Gray


Lavate accuratamente le fruste in modo che non rimanga traccia di grasso e usatele per montare gli albumi a neve ben soda. Unite gli albumi al composto. Mescolate delicatamente (per non far smontare gli albumi) con un movimento dall’alto verso il basso.

questo è il titolo del sito
Faber Gray


Foderate uno stampo per muffin con pirottini di carta forno. Se non avete i pirottini potete ungere la teglia con del burro e spolverarla con un po’ di farina in modo che il composto non si attacchi. Versate il composto nelle formine aiutandovi con un cucchiaio. Infornate in forno caldo a 180°.


Fate cuocere per 20-25 minuti. Per controllare la cottura infilate uno stuzzicadenti in un muffin. Se lo stuzzicadenti esce asciutto è segno che i dolcetti sono pronti. Spolverate con zucchero a velo oppure preparate una glassa come spiegato di seguito.


questo è il titolo del sito
Faber Gray


Facoltativo : Mettete su fuoco basso, in un pentolino, 2 cucchiai di zucchero con 1 cucchiaio d’acqua. Quando lo zucchero sarà completamente sciolto, alzate la fiamma. Appena lo zucchero comincia a prendere un bel color nocciola spegnete il fornello. Aggiungete una manciata di carote grattugiate e mescolate.


questo è il titolo del sito
Faber Gray


Appena il caramello sarà tiepido spalmatelo sui muffin ,aiutandovi con un pennello o con un cucchiaino. Fate raffreddare e…buona colazione!


Con questa ricetta partecipo al contest di Prezzemolino : Dolci a colazione 


Stampa il post

venerdì 16 settembre 2011

I funghi


Dillo con...i funghi!
Nel nostro Paese ne esistono 3000 tipi diversi… anche se quelli che si possono mangiare tranquillamente sono poco più di cento. Cominciano a comparire nei mercati in questo periodo. Si chiamano: chiodini, champignon, finferli, cantarello, boleto…
Sì sono loro:..i funghi!
Trifolati, nel sugo, nei risotti, nelle salse…ovunque…cotti o crudi, sono la delizia dei buongustai e la gioia di chi cucina.
Col loro gusto e il loro profumo non hanno bisogno di ricette elaborate o particolari preparazioni per dare un tocco in più a carne, pesce, cacciagione…
Ma non sono solo buoni!
Dal punto di vista nutritivo sono apprezzabili per l’apporto di fibra vegetale, per il contenuto di: proteine, vitamine del gruppo B, vitamina D, vitamina A, numerosi minerali come ferro, rame, manganese, fosforo e acidi grassi polinsaturi.
I funghi sono composti per il 90% d’acqua, quindi il loro apporto calorico è molto basso(è pari a quello dell’insalata). I funghi sono perciò preziosi nelle diete ipocaloriche poiché, a fronte di pochissime calorie (100gr di funghi apportano circa 25 Kcal) i funghi danno ai piatti sapore e consistenza facilitando la riduzione di condimenti e di grassi.
I funghi sono consigliati a tutti, perché aiutano il sistema immunitario. Sono quindi un ottimo strumento di prevenzione delle malattie.
E, anche se un po’ difficili da digerire, i funghi sono anche lassativi, antibiotici e, si narra, persino afrodisiaci.
L’unico punto debole del fungo è la sua conservazione.
Il fungo è un alimento molto delicato. Dopo essere stati raccolti, i funghi andrebbero puliti sotto l’acqua corrente fredda e cotti in giornata, ma questo non sempre è possibile. Possono essere conservati nella parte meno fredda del frigorifero, in sacchetti di carta o, ancora meglio, stesi su un vassoio e ben distanziati, per 1-2 giorni. Se vogliamo conservarli più a lungo il modo migliore è congelarli. Dopo averli saltati in padella con un po’ d’olio, aglio e una spruzzata di vino bianco riponeteli nel congelatore. Potrete usarli quando volete, senza farli scongelare preventivamente.
Allora? Fate incetta…che questo è il momento migliore!
Stampa il post

Cosciotto d'agnello arrosto


Dillo Cucinando: La carne d’agnello o si ama o si odia! Siete tra quelli che l’amano? Allora non limitatevi a mangiarla solo a Pasqua. La carne d’agnello è ottima e di facile digestione. Ha un alto valore nutritivo ed ha un basso contenuto di calorie. Se volete quindi una carne leggera, gustosa e “dietetica” preparatevi un bel cosciotto d’agnello arrosto. Con poca fatica avrete un pranzo sopraffino senza fare strappi alla dieta.

Difficoltà:
Media

Ingredienti: (per 4 persone)
-1 cosciotto d’agnello di 1,2 kg circa,
-1/2 bicchiere di vino bianco secco,
-1 rametto di rosmarino, olio e.v.,
-1 spicchio d’aglio, sale
-1 macinata di pepe.

Preparazione:
Lavate il cosciotto d'agnello, asciugatelo e insaporitelo con 2 cucchiai d’olio,il sale e il pepe. Ponetelo in una teglia e fatelo rosolare a fiamma alta rigirandolo, in modo che si formi una crosticina croccante tutt’intorno.
Spegnete il fornello e spargete sopra il cosciotto, l’aglio tritato e il rametto di rosmarino sminuzzato. Ponete la teglia in forno preriscaldato a 200°. Dopo mezz’ora versate sul cosciotto il vino. Cuocete per un’altra mezz’ora. Lasciate riposare il cosciotto nel forno caldo, ma spento, per almeno 10 minuti prima di servire.

Consigli:
Se volete accompagnarlo a delle patate al forno, tagliatele a dadini piccoli e conditele. Le disporrete nella teglia dopo 10 minuti dall’aver aggiunto il vino.
Stampa il post

lunedì 12 settembre 2011

Panino di gelato con salsa calda al cioccolato

Dillo Cucinando: Hai preparato tutto per il pranzo e gli invitati stanno per arrivare. Se nel momento in cui stai apparecchiando ti ricordi di aver dimenticato il dessert...bè ecco una veloce ricetta. Un dolce originale e un ottima alternativa alla triste versione del gelato in bicchiere.

Difficoltà:
Bassa

Ingredienti: (per 4 persone)
-4 panini al latte
-500 g di gelato
-g 100 di cioccolato fondente
-3 cucchiai di nocciole tritate
-1 noce di burro
-3 cucchiai di latte
-1 cucchiaio di zucchero.

Preparazione:

Tagliate a metà i panini e togliete un po’ di mollica per creare l’incavo che conterrà il gelato. Togliete
Stampa il post

Pane nero con noci


Dillo Cucinando: Mi piace variare…soprattutto se fa bene alla salute! Questo pane aiuta a ridurre il colesterolo. La farina che ho usato contiene il betaglucano che si lega al colesterolo cattivo e ne riduce l’assorbimento da parte dell’organismo. Con questa farina, aggiunta alle noci che sono ricche di grassi essenziali (come gli Omega 3 che favoriscono la diminuzione dei trigliceridi ) ho impastato questa “pagnottina” che…non meno importante…è Buonissima!!!
Difficoltà: 
Media

Ingredienti: (per 4 persone)
-g500di mix di farine con farina di segale e avena (si compra al supermercato)
-g 300 d’acqua
-g25 di lievito di birra fresco (1 panetto)
-2 cucchiaini di miele
-g70 di noci sgusciate.

Preparazione:
Sciogliete il lievito con 2 dita di acqua tiepida. Aggiungete il miele e mescolate fino ad ottenere un liquido torbido e senza grumi. Ponete il mix di farine sul piano. Fate un cratere al centro e versate lentamente il lievito mescolando. Unite gradualmente
Stampa il post

venerdì 9 settembre 2011

Patè di fegato

Dillo Cucinando: Ma un antipasto diverso…un po’ più ricercato!?

Difficoltà:
Bassa

Ingredienti: (per 4 persone)
-150g fegato di maiale
-150g carne macinata di maiale
-100g burro
- 1 scalogno (va bene anche 1 cipolla)
- 1 carota,
- 1 gambo di sedano
- 1 ciuffo piccolo di prezzemolo
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- sale
- pepe

Preparazione:
Tritate grossolanamente lo scalogno, il sedano e la carota e fateli soffriggere in una padella con una noce di burro. Tagliate il fegato a pezzetti e unitelo al soffritto assieme alla carne macinata. Mescolate,
Stampa il post

giovedì 8 settembre 2011

Patate saltate allo speck

Dillo Cucinando: Mi manca la Germania…e ho provato ad imitare uno dei loro piatti con i nostri ingredienti. Un sogno!

Difficoltà:

Bassa

Ingredienti:
Ingredienti (per 4 persone):
- 600 g di patate
- g 50 speck a fette sottili
- 1 cipolla media
- 1 noce di burro
- olio e.v
- un ciuffo di prezzemolo
- sale.

Preparazione:
Cuocere le patate con tutta la buccia in acqua fredda. Da quando l’acqua bolle fate cuocere 15-20 minuti (di più se le patate sono grandi). Scolatele e sbucciatele prima che siano fredde. Tagliatele a rondelle alte 1cm. In una padella fate imbiondire a fuoco molto basso la cipolla tagliata a fettine sottili con il burro e 2 cucchiai d’olio. Quando la cipolla sarà diventata trasparente aggiungete lo speck tagliato a striscioline. Alzate un pò la fiamma del gas e fate abbrustolire lo speck. Aggiungete le fette di patata. Rigiratele delicatamente (senza farle rompere) in modo che si insaporiscano per alcuni minuti. Regolate di sale. Continuate a cuocere finché saranno dorate. Cospargete col prezzemolo tritato e servite subito.


Con questa ricetta partecipo al contest di Pane e Olio : ...tutto patate


Con questa ricetta partecipo al contest di Olio e Aceto: Pronti per ricominciare?

Stampa il post

La farina



Dillo con: Si fa presto a dire farina!
La farina, oltre ad essere il “prodotto ottenuto dalla macinazione di cereali” è la base dell’alimentazione della maggior parte delle popolazioni…e come tale va considerato nella sua complessità.
Quella che noi chiamiamo comunemente farina è in realtà la farina di frumento e varia a seconda del tipo di frumento da cui proviene: grano tenero (Triticun sativum) o grano duro (Triticun durum).
La prima caratteristica della farina è quindi la sua origine: farina di grano duro o farina di grano tenero. Le farine di grano tenero hanno un colore bianco e una consistenza polverosa, mentre quelle di grano duro sono leggermente giallognole e più granulose al tatto.
La seconda è quella che deriva dal processo di abburattamento ovvero di setacciatura per scomporre il prodotto ottenuto dalla macinazione del chicco nei diversi elementi di cui è composto.

In particolare:
  •  Farina tipo 00: E’ la farina che proviene dalla parte centrale del chicco, ha una purezza superiore e un colore candido ed è chiamata anche "fior di farina”. E’ data da una bassa estrazione con un abburattamento del 50%.Composta quasi esclusivamente da amido, risulta la più povera di proteine, sali minerali, vitamine e fibra; 
  • Farina tipo 0: E’ la farina che contiene anche una porzione di macinatura della parte esterna del chicco. E’ data da una bassa estrazione con un abburattamento del 72%. E’ bianca ed i prima scelta.Composta prevalentemente da amido, risulta anch’essa povera di proteine, sali minerali, vitamine e fibra; 
  • Farina tipo 1 e 2: Sono farine in cui la porzione data dalla macinatura della parte esterna del chicco è piuttosto alta (abburattamento dell’ 80% per la prima e 85% per la seconda). Sono farine che contengono una porzione di macinatura della parte esterna del chicco sempre maggiore rispetto alle precedenti. Sono meno bianche e ricche di crusca. Nella loro composizione diminuiscono gli amidi ed aumentano progressivamente le proteine, le vitamine e la crusca. 
  • Farina integrale: E' ottenuta da tutto il chicco di grano. Viene estratta solo dal processo di macinazione del grano senza il successivo processo di abburattamento. Dal punto di vista nutrizionale è la più completa poiché oltre all’amido contiene proteine, vitamine e sali minerali.

 Schema dei principali tipi di farina e del contenuto di sali minerali e vitamine:

Sodio
(mg)
Potassio
(mg)
Magnesio
(mg)
Ferro
(mg)
Calcio
(mg)
Fosforo
(mg)
Vit.B1
(mg)
Vit.B2
(mg)
Vit.PP
(mg)
Farina 00
3
126
21
0,7
17
76
0,1
0,03
1
Farina 0
2
140
/
0,9
18
160
0,25
0,04
1,20
Farina integrale
3
337
122
3
28
300
0,40
0,16
5



Ogni preparazione ha la sua farina!


L’uso della farina, nella cucina italiana, è massiccio ma non indifferenziato.
Ricordiamo il principale uso, generalmente della farina di grano tenero, rispetto ai piatti fondamentali.
  • Farina 00: pasta fresca (anche se meglio la farina 0), pasta all’uovo, dolci, besciamella, prodotti che non prevedono lievitazione;
  • Farina 0: pasta fresca, pane, pizza;
  • Farine 1-2: pane (rustico), pizza (rustica);
  • Farina integrale: pane integrale.
In aggiunta, nelle ricette regionali, si ritrova spesso l’uso di numerose altre farine derivate dalla macinazione di cereali, leguminose, frutta secca…:
  • Farina di grano duro: pane casareccio (pane di Altamura);
  • Farina di mais: polenta, torte, biscotti particolarmente croccanti;
  • Farina di orzo: budini (insieme ad altri amidi);
  • Farina di riso: creme, biscotti (in sostituzione di altre farine poichè a basso contenuto di glutine);
  • Farina di manioca e tapioca: creme;
  • Farina di farro: pane, pasta, biscotti;
  • Farina di grano saraceno: pasta (pizzoccheri della Valtellina), polenta (polenta Taragna);
  • Farina di castagne: dolci tipici (castagnaccio, necci toscani,…);
  • Farina di ceci: preparazioni particolari (panelle siciliane, farinata ligure e cecina toscana);
  • Fecola di patate: dolci, biscotti, creme.

Insomma, a ognuno la sua farina…tanto ce n’è per tutti i gusti!

Link correlati:
Pane nero con noci


Stampa il post

martedì 6 settembre 2011

Le stagioni del pesce

Quando compriamo il pesce, ormai lo sappiamo, dobbiamo stare attenti alla sua freschezza e alla sua provenienza. Dobbiamo osservare il colore e la vividezza degli occhi e stare attenti a quel che c'è scritto sul cartellino che lo accompagna. Ma se siamo amanti...fanatici del pesce, della buona tavola e della nostra salute c'è di più da sapere. Anche per il pesce, così come per la frutta e la verdura, ci sono momenti in cui questo è più bello e più nutriente. Il periodo migliore per mangiare il pesce è quello che precede la deposizione delle uova in quanto le carni sono più ricche di fosforo e più saporite. Attenzione quindi ai mesi più idonei per ogni tipo di pesce!

Stampa il post

lunedì 5 settembre 2011

Patate e pomodori al forno


Dillo Cucinando: Non ho niente in frigorifero ma non importa! Capitano quelle giornate in cui: vai in farmacia...poi alla posta...telefona alla mamma...carica la lavatrice...oddio è saltato un bottone, cerca il filo del colore giusto ...ritira i vestiti in lavanderia...e poi? Alle 19.30 ti fermi e realizzi che non c'è stato il tempo di pensare alla cena, apri il frigo e non c'è niente! Apri il freezer ed è pieno di cibo che bisogna scongelare e allora?! "No panic"...ci sono sempre i "fedelissimi" ...i cibi che in casa non mancano mai, che piacciono a tutti e che, comunque li cucini, non ti deludono. Sì, sono loro: patate e pomodori! E li mettiamo anche in forno, così possiamo andare a fare una doccia...che è stata una giornata stressante! 

Difficoltà:

Bassa

Ingredienti: (per 4 persone)
- 1kg di patate
- 1kg di pomodori maturi
- 1 ciuffo di prezzemolo (se non avete quello fresco sostituitelo con origano secco)
- olio e.v.
- sale.

Preparazione:
Sbucciate le patate e tagliatele a fette spesse 2-3mm. Sciacquatele e asciugatele tamponando con un pò di carta assorbente. Ponetele in una terrina e conditele con 2 cucchiai d'olio e un pizzico di sale.
Mescolate con le mani. Lavate i pomodori e tagliateli a fette spesse 1 cm.Ungete il fondo di una teglia da forno, disponete le fette di patata e quelle di pomodoro alternandole. Distribuite le fette in strisce da 6-8 pezzi così da avere già pronte le porzioni da servire. In una terrina mescolate il pangrattato, il prezzemolo tritato finemente e un pizzico di sale. Spolverate le verdure con questa mistura.Versate un filo d'olio sulle verdure. Infornate in forno caldo a 200° per 20-30 minuti. Il piatto sarà pronto quando le patate saranno tenere. Se amate le patatine croccanti accendete per 1 minuto il grill. 

Consigli:
Accompagnate questo contorno con un pò di formaggio (ricordate che se il frigo è vuoto c'è sempre il parmigiano...il migliore dei nostri formaggi!)
 

Stampa il post

Mousse di cernia

Dillo Cucinando: Ho voglia di sciccherie gastronomiche!

Difficoltà:

Bassa

Ingredienti:
-500 gr di filetti freschi di cernia (vanno bene anche surgelati)
-2 patate medie
-2 cucchiai di maionese
-30 gr di capperi
-½ bicchiere di vino bianco secco
-1 ciuffo di prezzemolo tritato finemente
-pepe bianco

Preparazione:
Bollite le patate con la buccia in abbondante acqua salata. Quando saranno cotte spellatele e passatele allo schiacciapatate.
Tagliate i filetti di cernia a pezzi e cuoceteli in una padella con olio, l’aglio intero (che leverete a fine cottura) per 5-10 minuti a seconda dello spessore del pesce. Sfumate col vino bianco. Salare e pepare. Tritate nel mixer la cernia con la purea patate, il prezzemolo, i capperi, la maionese fino a formare una purea omogenea. Nel caso risultasse troppo densa aggiungete 1-2 cucchiai di latte. Aggiustate di sale se necessario. Ponete in frigorifero per farla freddare. Servite su crostini di pane o crackers come antipasto o su un letto di insalata o radicchio come secondo piatto.
Stampa il post

domenica 4 settembre 2011

Il basilico

Dillo con...il basilico:

Amo i sapori della nostra terra soprattutto se fanno bene!
L’Onicum basilcum o più comunemente basilico, è una pianta aromatica dall’inconfondibile profumo usata moltissimo nella cucina mediterranea. Il basilico è importantissimo nella cucina italiana e tutti sappiamo il massiccio uso che se ne fa nelle comuni ricette. Chi non ha avuto modo di apprezzarlo nel pesto alla genovese, negli spaghetti al pomodoro o su una semplice bruschetta?
Ma quanto ne sappiamo? Approfondendo un po’ si scopre che il basilico è prezioso per le sue innumerevoli proprietà.
Nonostante sia un buon tonificante per il sistema cardiovascolare, ideale per contrastare gli improvvisi sbalzi della pressione arteriosa ed utilissimo per la cura stessa dell’ipertensione, la sua caratteristica più apprezzata è sicuramente il suo magnifico profumo.
Il basilico ha una composizione complessa: sali minerali (calcio, sodio, manganese rame, potassio, fosforo, ferro, magnesio e zinco), vitamine (Vitamine, A, B, C, E) e abbondanti amminoacidi (Triptofano, la Lisina, la Leucina, l'Acido aspartico, l'Acido glutamminico, l'Alanina, l'Arginina) che dà a questa pianta il potere di alleviare i dolori dell'artrite e quello di combattere diversi tipi di infiammazione come raffreddori, mal digola e malattie della pelle.
Il basilico è buono da mangiare e anche da bere. Un infuso al basilico è particolarmente adatto per dare sollievo alle DONNE durante i giorni di ciclo mestruale. Consumato sotto forma di infusi, è ottimo infatti, per alleviare i crampi addominali, faciltare la digestione e calmare gli stati di agitazione nervosa e d’ansia, combattere il mal di testa e le cefalee.

Curiosità:
E’ una pianta originaria dell'Asia tropicale ma attraverso il Medio Oriente si è diffusa in tutta Europa.
Il basilico è un protagonista e come tale è stato attore di leggende e superstizioni. Per le sue proprietà curative, anticamente, il basilico era ritenuto una pianta sacra. Per determinare se un luogo era più o meno salubre per la salute, si era soliti osservare come si comportava la crescita del basilico in quel luogo. Si credeva inoltre fosse afrodisiaco e favorisse il concepimento.
Ma, al di là delle curiosità storiche, provate a versare una ventina di gocce di olio essenziale di basilico nell'acqua del bagno prima di immergervi, e sentirete il suo potere TONIFICANTE e DEFATICANTE.
Usate il basilico, sulla pasta e non!

Link correlati:
Stampa il post

Pasta al ragù di tacchino e vodka

Dillo Cucinando: Oggi voglio inventare…quindi preparatevi al meglio!

Difficoltà:
Bassa
Ingredienti: (per 4 persone)
-360g di pasta corta
-300g di tacchino macinato
-2 cucchiai di pomodoro concentrato
- ½ cipolla media
-1 carota
-4 cucchiai di vodka
-prezzemolo, olio e.v.,sale
-1 macinata di pepe.

Preparazione:
Sminuzzate grossolanamente la carota e la cipolla. In una padella unta con un 3 cucchiai d’olio mettete il trito, 2-3 cucchiai
Stampa il post

Farinata di ceci

Dillo Cucinando: La cucina contemporanea è molto interessante, quella etnica piena di fascino e mistero, ma cucinare qualcuno dei cibi della tradizione regionale risveglia in noi il ricordo della cultura d’altri tempi e l’odore della campagne. Le ricette regionali narrano la storia, ripercorrono la penisola, narrano di campi coltivati e dominazioni straniere…raccontano di Noi. Dalla Liguria e dalla Toscana…Farinata di Ceci!

Difficoltà:
Bassa
Ingredienti: (per 4 persone)
-250 g di farina di ceci
-750 ml d’acqua
-1 bicchiere scarso d’olio, sale, pepe.

Preparazione:
Ponete la farina in una terrina e aggiungete l’acqua lentamente. Mescolate continuamente così da formare una pastella liscia e omogenea. Coprite la terrina e lasciate riposare fuori dal frigo per circa 5 ore.
Stampa il post

Insalata di polpo

Dillo Cucinando: L’estate sta finendo...però non in cucina!

Difficoltà:
Media
Ingredienti: (per 4 persone)
-1 polpo fresco (da 1kg circa)
-1 spicchio d’aglio
-1/2 limone
-1 ciuffo di prezzemolo
-6 cucchiai d’olio e.v.
-1/2 cucchiaio di aceto bianco, sale, pepe
-1 pizzico di peperoncino in polvere (facoltativo).

Preparazione:
Se il polpo che avete comprato non è stato pulito , dovete farlo. Aprite la sacca lateralmente e svuotatela. Lavando il polipo sotto l’acqua corrente togliete gli occhi e il dente (o becco) con un coltellino.
Stampa il post