martedì 31 gennaio 2012

Zuppa di scorfano e gamberetti con verdure


Dillo Cucinando: Questa zuppa di pesce e verdure è frutto della mia pigrizia. L’inverno non ho mai il tempo di dedicarmi alla cottura del pesce e allo stesso tempo non ho intenzione di rinunciarci. Quindi, un po’ per pigrizia, un po’ per i troppi impegni, provo e riprovo ad inventare piatti di pesce che siano veloci, sia da preparare che da mangiare. Per evitare di dover pulire il pesce e di dover combattere con le spine dopo una giornata stressante, ho improvvisato questa zuppa. Grazie al mio pescivendolo, che mi fatto trovare il pesce già pulito e sfilettato, ho potuto buttare tutti gli ingredienti in pentola e aspettare, davanti alla televisione, che la cena fosse pronta.

Difficoltà:
Bassa

Ingredienti: (per 2 persone)
- 2 filetti di scorfano freschi (g 350 circa di pesce pulito)
- due manciate di code di gamberetti (gamberetti sgusciati)
- 2 zucchine medie
- 1 carota piccola
- 2 spicchi d’aglio
- 1/2 peperoncino piccolo (facoltativo)
- 1/2 bichiere di passata di pomodoro
- olio evo
- prezzemolo

Preparazione:

Soffriggete in una casseruola gli spicchi d’aglio interi e il peperoncino con 2 cucchiai d’olio. Aggiungete le zucchine e le carote. Fate rosolare per qualche minuto, aggiungete la passata di pomodoro, 1/2 bicchiere d’acqua e fate cuocere per 5-6 minuti. Togliete l’aglio e il peperoncino. Aggiungete 1 litro e mezzo di acqua calda, lo scorfano tagliato a pezzi piuttosto grandi (dividete ogni filetto in 4 pezzi) e i gamberetti. Fate cuocere a fuoco moderato per 10-15 minuti. Servite con una abbondante spolverata di prezzemolo tritato ed un filo d’olio a crudo. Accompagnate la zuppa con crostini di pane.

Con questa ricetta partecipo al contest di Diario di cucina : A prova di bimbo

ed al contest di Dolcizie e Arte in cucina : Basta! Lunedì dieta!
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venerdì 27 gennaio 2012

Filetti di merluzzo con salsa al pesto e mandorle

Dillo Cucinando: Questo è uno dei miei piatti preferiti perchè fa sempre contenti tutti. Va bene per chi è a dieta perchè è leggero ma è perfetto anche per i "mangioni" perchè è saporito. I bambini lo adorano perchè possono pasticciare "spappolando" il pesce nella salsina al pesto e io lo amo perchè le mandorle lo rendono croccante. Insomma...perfetto!

Difficoltà:
Bassa

Ingredienti: (per 2 persone)

- 4 filetti di merluzzo freschi (vanno bene anche quelli congelati purchè li facciate scongelare prima di cuocerli)
- 4 cucchiai di latte (vanno bene anche 3 cucchiai di panna da cucina)
- 3 cucchiai rasi di pesto
- g 30 di mandorle spellate
- 1 spicchio d'aglio
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- sale
- pepe (facoltativo)
- olio e.v.o.

Preparazione:
In una padella antiaderente fate soffriggere l'aglio con 2 cucchiai di olio. Aggiungete i filetti di merluzzo e fate dorare a fuoco vivace per un paio di minuti.
Con una paletta rigirate delicatamente. Fate cuocere a fuoco dolce per altri 7-8 minuti. Togliete l'aglio, sfumate col vino, salate e pepate. Aggiungete metà delle mandorle tritate e fate cuocere per un paio di minuti a fuoco vivace in modo che le mandorle possano prendere un colore più invitante. Preparate la salsa d'accompagnamento mescolando il pesto con il latte (o la panna) tiepido (se fosse troppo caldo potrebbe rendere amaro il pesto) e un pizzico di sale.
Versate qualche cucchiaio di salsa sul fondo del piatto, disponete i filetti di merluzzo e spolverate il tutto con il resto delle mandorle.

Con questa ricetta partecipo al contest di Una pasticciona in cucina : Cremosità o Frutta secca?



ed al contest Pelagos & Kitchen
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giovedì 26 gennaio 2012

La focaccia


Dillo Cucinando: Io vado matta per il pane e per la pizza bianca del forno. Conosco tutti i forni della mia zona e potrei consigliare un tipo di pane per ognuno. Quando ero bambina il pane e la pizza erano legati ai momenti più belli. Mi ricordo ancora quando mia nonna si alzava la mattina presto per prepararci la colazione. Lei era contraria a merendine e biscotti e ci faceva la rosetta o la pizza bianca tostata con il burro. Tagliava la pizza comprata il giorno prima a fettine, la spaccava, la abbrustoliva su una padella e poi ci spalmava il burro. Era una cosa fantastica. La pizza diventava croccante e il contrasto col burro freddo era irresistibile. Ma nonna diceva "non mangiate solo la pizza, bevete tutto il latte" quindi pucciavo la fetta nella tazza di latte sperando di mitigarne il sapore (non mi è mai piaciuto il latte). Ho ancora vivida l'immagine, che mi incantavo a guardare, di tutte quelle piccolissime gocce di burro sulla superficie del latte caldo. Nonostante provassi diverse tecniche, non c'era modo di finire tutto il latte "a colpi" di pizza. La mia pizza finiva, mentre il latte e le goccioline erano ancora lì.  Alla fine, riluttante, mi toccava berlo. Quanto sono rimasta contrariata quando "qualcuno", forte della sua laurea in medicina, ha sostituito la mia pizza con delle insulse fette biscottate! Che tristezza...erano fredde, il burro non si scioglieva e diventavano una pappetta appena toccavano il latte e...smisi di fare colazione. Da adulta la mia colazione è sempre stata composta solo da un caffè...fino a che, qualche anno fa, il mio fidanzato mi portò a Genova a conoscere i parenti. Lì, quando per colazione, mi è stata offerta la focaccia da inzuppare nel cappuccino, ero troppo imbarazzata per rifiutare. Aveva un sapore buonissimo e pieno di ricordi! Da qualche tempo il mio fidanzato, quando sa che faremo colazione insieme, comincia ad impastare.
Per me questa focaccia è il "ti voglio bene" di ieri e il "ti amo" di oggi...e questo...è il vero comfort.

Difficoltà:
Media

Ingredienti: (per 1 teglia - 6 persone)
- 600 g di farina (tipo 0 )
- 400 ml di acqua
- 150 ml di olio e.v.o.
- 30 g di lievito di birra
- 2 cucchiaini di miele
- 15 g di sale fino (1 cucchiaino colmo)
- 1 manciata di sale grosso

Preparazione:
Sbriciolate il lievito e scioglietelo nell'acqua tiepida. Aggiungete il miele(va bene anche lo zucchero nelle stessa dose) e mescolate fino ad ottenere un liquido omogeneo.
Versate sul piano di lavoro la farina setacciata ed il sale.

Mescolate alla farina, 50 ml d'olio (se preferite pesare l’olio corrispondono a 35 g) e il liquido contenente il lievito.
Quando il composto prenderà consistenza impastatelo per almeno 10 minuti fino ad ottenere un composto omogeneo e piuttosto appiccicoso.
Sistemate il panetto, spennellato d’olio, in una capiente terrina, coprite con pellicola trasparente e un panno umido. Lasciate lievitare almeno un’ora in luogo tiepido (va benissimo nei pressi di un termosifone). Dopo questo periodo il volume dell’impasto dovrebbe essere raddoppiato (se così non fosse lasciatela crescere per un’altra ora). Distribuite sulla teglia in cui cuocerete la focaccia, 50 ml d’olio (io ho messo anche della cartaforno,ma non è necessaria), e ponete al centro il panetto di pasta. Schiacciate il panetto con le mani e allargatelo fino a coprire tutta la superficie della teglia. Spennellate la superficie dell’impasto con sufficiente olio e cospargete con sale grosso.

Fate lievitare di nuovo per circa mezz’ora. Trascorsa la mezz'ora, pressate l’impasto con la punta delle dita, formando tanti piccoli crateri. Irrorate con il restante olio e spruzzare la superficie con dell’acqua a temperatura ambiente. Mettete in forno caldo a 200° per 20-25 minuti. Fate intiepidire la focaccia su una gratella prima di tagliarla.

Con questa ricetta partecipo al contest Mani in Pasta: Comfort Food
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domenica 22 gennaio 2012

Snack al patè d'olive e stracchino

Girelle e fiori al patè d'olive e stracchino
Tramezzini al patè d'olive e stracchino
Dillo Cucinando: Se volete stupire…con patè d’olive e un po’ di formaggio cremoso. Questa ricetta mi ha messo a dura prova perché non sapevo proprio cosa inventare che fosse adatta ad uno snack semplice ma originale. Non sapevo che ingredienti usare…poi ho aperto il frigorifero ed ho usato quello che c'era. E così sono nati questi insoliti tramezzini. Mi rispecchiano perchè sono eleganti, bianchi e neri...e soprattutto "improvvisati". Buoni, semplicemente chic e un po' dark vi faranno fare un figurone. Nonostante il loro aspetto inoffensivo, hanno un sapore deciso. Prima di prepararli vi consiglio di assaggiare l'abbinamento patè d'olive e stracchino (su un crakers ad esempio) e se non vi piace sostituire il patè d'olive con patè di carciofi o di funghi...o quello che preferite.

Difficoltà:
Bassa

Ingredienti: (per 4 fiori quindi 20 bocconcini)
- 1 confezione di pane per tramezzini (io ho usato una di quelle fatte a strisce lunghe e strette che si trovano al supermercato)
- g 70 di stracchino
- 1/2 bicchiere di latte

Per il patè d’olive:
- g 150 di olive nere cotte al forno + 5-6 olive intere per decorare
- 1/2 cucchiaino di pasta d’acciughe (facoltativo)
- 2 cucchiai di olio e.v.o.

Preparazione:
Preparate il patè tritando nel mixer g 80 di olive snocciolate (io le ho private del nocciolo sbucciandole come se fossero mele e lasciando un po’ di polpa attaccata all’osso per avere un patè dal colore più intenso), le acciughe e l’olio.
Spennellate da entrambi i lati 2 fette di pane per tramezzini con un po’ di latte. Pressatele, mettendole tra due fogli di carta d’alluminio, e poggiandoci sopra un peso (io ho usato un elenco telefonico). Tenete in pressione per almeno mezz’ora. Tagliate lungo il lato lungo, di entrambe le fette di pane, una striscia larga circa 1/2 cm. Date una forma leggermente arrotolata alle due striscioline, rotolandole col palmo delle mani sul piano di lavoro (come se faceste gli gnocchi).
Distribuite sulle fette di pane uno strato di stracchino e uno strato di patè d’olive.

Ponete nel centro la strisciolina di pane. Arrotolate il pane, nel senso della lunghezza,  fino a chiuderlo. Stringete aiutandovi col foglio d’alluminio (come quando si fa il sushi).
Chiudete le estremità della carta d’alluminio (come fosse una caramella) e mettete in frigo per 3-4 ore. Togliete la carta d’alluminio, tagliate ogni rotolino in 10 fette tutte uguali. Schiacciate con 2 dita le due estremità del pane così da dare una forma a goccia. Fate la stessa cosa con l’altro rotolino. Disponete sul piatto, mettendo 5 “gocce” intorno ad una oliva come se fossero i petali di un fiore.
Tramezzini al patè d'olive e stracchino
Girelle e fiori al patè d'olive e stracchino

Consigli:
- Se invece di fare dei "fiori" volete fare delle "girelle", come quelle che sono nell'ultima foto, basterà seguire lo stesso procedimento arrotolando il pane farcito nel senso della larghezza.
- Se non amate il sapore deciso dello stacchino potete sostituirlo con philadelphia o altro formaggio cremoso.
- Questa ricetta ha un gusto piuttosto deciso, se volete ammorbidirlo, spargete sul fondo del piatto un po' di semi di papavero. Servirà ad addolcire il sapore e il piatto risulterà ancora più chic (anche i semi di papavero sono neri!).

Perfetto da abbinare ad un Tiragraffi di design e a un tenerissimo gattino grigio!



Con questa ricetta partecipo al contest de Le 1000 fantasie della cucina di Annaly...e non solo: Che tramezzino sei?
 

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venerdì 20 gennaio 2012

Casarecce salsiccia e ricotta

Dillo Cucinando: Buona!

Difficoltà:
Bassa

Ingredienti: (per 2 persone)

- 160 g di pasta formato casarecce
- 150 g di ricotta di mucca (va bene anche di pecora o di bufala)
- 1 salsiccia
- 1 bicchiere (pieno) di passata di pomodoro
- parmigiano grattugiato
- sale
- pepe

Preparazione:

questo è un passaggio della ricetta
Questo è un passaggio della ricetta
Togliete la pelle alla salsiccia e sgranatela. Ponetela in una padella e rosolatela per 5 minuti a fiamma bassa. Aggiungete il pomodoro e 1/2 bicchiere d'acqua. Coperchiate e fate cuocere per 15 minuti (se occorre aggiungete qualche cucchiaio d'acqua).

questo è un passaggio della ricetta
Questo è un passaggio della ricetta
Spegnete il sugo e amalgamatelo alla ricotta. Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolate al dente e versate nella padella del condimento. Accendete la fiamma e mescolate per qualche secondo, assaggiate e , se occorre, regolate di sale (se il condimento risultasse troppo asciutto allungatelo con un pò di acqua di cottura della pasta).

Versate nei piatti e servite con una abbondante spolverata di pepe e parmigiano (facoltativo).

Con questa ricetta partecipo al contest di Le cerase e i mostaccioli : Cucinare con amore
 
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Alici al forno

Dillo Cucinando: Mi ricordo che ero piccolissima quando, mentre l'estate gli altri bambini mangiavano il gelato, io preferivo fare merenda con una fetta di pane, burro e alici. Sono passati tanti anni e...tanto cibo, ma i miei gusti non sono cambiati. Questo è il modo più veloce e semplice di fare le alici (l'ho imparato dalla mia mamma) e, secondo me, rimane sempre il migliore!

Difficoltà:
Bassa

Ingredienti:

- alici
- una manciata di pomodorini (facoltativo)
- 5 cucchiai di pangrattato
- 1 spicchio d'aglio
- sale
- pepe
- olio e.v.o.
- 1 mazzetto di prezzemolo

Preparazione:
questo è un passaggio della ricetta
Questo è un passaggio della ricetta
Pulite le alici togliendo loro la testa e la lisca centrale (io le ho fatte pulire dal pescivendolo). Lavatele molto bene sotto l'acqua corrente.
questo è un passaggio della ricetta
Questo è un passaggio della ricetta
Preparate un trito mescolando l'aglio, tagliato a lamelle, il pepe, il sale e prezzemolo sminuzzato. Aggiungete al trito di erbe il pangrattato. Ungete una teglia da forno. 

Questo è un passaggio della ricetta
Cospargete la teglia con metà del trito e diponetevi sopra le alici in un unico strato.

Questo è un passaggio della ricetta
Spolverate la superficie delle alici col resto del trito. Distribuite sopra le alici i pomodorini tagliati. Versate un filo d'olio sul tutto e ponete in forno a 200° per 15 minuti.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Poveri ma belli e buoni : Una acciuga al giorno

 ed a quello di Pensieri e pasticci : C'era una volta

 
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giovedì 19 gennaio 2012

(EN70) Cannoli siciliani...anzi...Quadroli siciliani

Dillo Cucinando: Su indicazione del mio amico Saro...oggi...Cannoli siciliani. Purtroppo, non avendo gli strumenti appositi, la loro forma è un pò cambiata a favore di un look più moderno. Si mangiano in un boccone e sono finiti ad una velocità incredibile. Saro li ha battezzati "Quadroli Siciliani". Mi pare il nome perfetto!

Difficoltà:
Bassa

Ingredienti: (per 10-12 bocconcini)
Per le cialde
- 100 g di farina 00
- 1/2 uovo leggermente sbattuto
- 1 cucchiaio di zucchero a velo
- 1 cucchiaio d’aceto
- 1 cucchiaio di marsala (va bene anche il vino bianco secco)
- 2 cucchiaini di olio d’oliva ( o una noce di burro sciolto)
- cannella (la punta di un cucchiaino)
- cacao (la punta di un cucchiaino)
- sale
- olio e.v.o. (per friggere)

Per il ripieno
- 150 g di ricotta di pecora
- 30 g di arancio candito
- 30 g di cioccolato fondente
- 70 g di zucchero a velo + 2 cucchiai per decorare

Preparazione:
Versate sul piano di lavoro la farina a cui mescolerete lo zucchero, un pizzico di sale, il cacao, la cannella. Fate un foro al centro e metteteci l’uovo, l’olio, l’aceto e il Marsala. Lavorate fino ad ottenere una pasta consistente (se occorre aggiungete altra farina o altro olio).
Impastate fino ad amalgamare tutti gli ingredienti. Formate una palla che avvolgerete nella pellicola trasparente (per alimenti) e lasciatela riposare per almeno 1 ora in frigorifero.
Stendete la pasta (a mano o con la macchinetta) piuttosto sottile (circa 2 mm di spessore). Tagliate dei quadrati di circa 3 cm di lato.

Friggete i quadratini di pasta pochi alla volta in olio caldo (non deve fumare). Gettateli nell’olio, rigirateli prima che comincino a gonfiarsi (dopo circa 15 secondi). Scolateli quando saranno di un colore dorato scuro e poneteli su carta assorbente.
Preparate il ripieno. Setacciate la ricotta facendola passare in setaccio, un colino, una garza o, se non avete altro, una calza (pulita ovviamente) e ponetela in un recipiente. Aggiungete poco alla volta (così potrete assaggiare ciò che state creando e all’occorrenza modificare le dosi a vostro gusto) lo zucchero a velo, il cioccolato fondente tritato e l’arancio candito tagliato a pezzetti piccoli.
Confezionate i bocconcini, ponendo tra due quadrati di pasta un cucchiaio di crema. Disponete su un vassoio e spolverate con zucchero a velo. Decorate con i canditi avanzati o qualche scaglia di cioccolato.


Con questa ricetta partecipo al contest de Il cucchiaio d'oro : TASTING OF SMALL GOLD ENTITY

ed anche a quello di Nani e Lolly : Happy hour!
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martedì 17 gennaio 2012

Per San Valentino...Funghi ripieni

Dillo Cucinando: Questo San Valentino metto la passione a tavola…per le coccole c’è il resto dell’anno. Allora cibo morbido e saporito, buon vino e candele.

Difficoltà:
Bassa

Ingredienti: (per 2 persone)

- 6 funghi grandi e freschi
- 1 salsiccia piccante
- 1 cucchiaio raso di pangrattato
- 1 cucchiaio raso di parmigiano grattugiato
- prezzemolo
- olio e.v.o.
- pepe
- sale


Preparazione:


questo è un passaggio della ricetta
Questo è un passaggio della ricetta

Eliminate la parte finale dei funghi. Puliteli dalla terra usando un panno umido (se proprio non ci riuscite, passateli velocemente sotto l’acqua corrente. I funghi devono toccare l’acqua il meno possibile perché tendono ad assorbirla e a diventare gommosi). Staccate il gambo dal cappello e tagliatelo a tocchetti. Eliminate la pellicola della salsiccia e mescolatela con i tocchetti di fungo, il pangrattato, il parmigiano, il prezzemolo tritato e una macinata di pepe. Versate un filo d’olio sui funghi: Capovolgeteli, (devono avere l’incavo rivolto verso l’alto) e riempiteli con abbondante impasto. Infornate a 200° per 20 minuti.



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sabato 14 gennaio 2012

Carciofi alla "finta" Giudìa

Dillo Cucinando: Non è Natale senza un carciofo "cimarolo" alla Giudìa! Per quelli di voi che non sono di Roma forse non è chiaro ciò che ho detto. Mi spiego un po' meglio. I carciofi alla Giudia sono tipici della città di Roma, dove le massaie ebree inventarono questo piatto.
Nel ghetto ebraico di Roma venivano, e vengono tuttora, preparati i migliori carciofi fritti di tutta la capitale.
Per fare i carciofi alla Giudia vi serviranno i carciofi romani, anche detti "cimaroli" o "mammole" che sono molto carnosi, tondi e i petali sembrano formare una rosa. Per fare questo contorno, di sicuro successo, basterà un po' di pazienza.
Visto, che in Internet è possibile trovare facilmente la ricetta storica dei carciofi alla Giudìa, io vi propongo una ricetta leggermente diversa...quella della mia mamma. Mia madre adora i carciofi, ma è sempre indecisa sul metodo da usare per la loro cottura...il dilemma è "alla giudìa o alla romana?". Così ha inventato, la via di mezzo...un carciofo alla "finta" giudìa, che risulta più leggero e digeribile di quello classico.
 

Difficoltà:
Media

Ingredienti: (per 3 persone)
- 3 carciofi (io considero uno a persona)
- 1 spicchio d'aglio
- 1 limone
- olio evo
- sale
- pepe
- prezzemolo
- mentuccia romana (facoltativo)

Preparazione:
questo è un passaggio della ricetta
Questo è un passaggio della ricetta

I carciofi devono essere "puliti" cercando di accentuare la forma della rosa. Eliminate le foglie più esterne, che sono troppo dure. Eliminate le punte delle foglie tenendo la lama del coltello obliqua rispetto a carciofo, così da ottenere le foglie esterne più corte rispetto a quelle interne. Tagliate il gambo lasciandone circa 5 cm e toglietegli la parte più esterna. Man mano che li pulite, mettere i carciofi in una bacinella con acqua e limone per non farli annerire. Prendete ogni carciofo per il gambo e battetelo sul piano di lavoro in modo da farlo aprire leggermente.

questo è un passaggio della ricetta
Questo è un passaggio della ricetta


Inserite al centro di ogni carciofo un pizzico del misto di spezie che avete preparato con prezzemolo e mentuccia tritati, sale e pepe. Inserite nel buco anche un pezzetto d’aglio ( 1/4 di spicchio d’aglio privato della pellicina esterna e del germoglio centrale). Mettete i carciofi capovolti in una teglia in modo che sia possibile chiuderla. Riempite la pentola con metà acqua e metà olio in modo che il liquido arrivi almeno fino a metà del gambo. Coprite e cuocete a fiamma modesta finchè saranno cotti. Potete infilare una forchetta nel gambo per testare la cottura. Noterete che l’acqua si consumerà, mentre l’olio rimarra sul fondo friggendo leggermente le punte dei carciofi.

Togliete delicatamente i carciofi dalla pentola di cottura. Mettete in una padellina 2 dita d’olio, poggiateci i carciofi uno alla volta e tenetelo premuto infilando due forchette nel gambo. In questo modo si schiaccerà mentre frigge. Questo stratagemma renderà croccante il carciofo e accentuerà la sua forma a rosa. Continuate per una manciata di secondi. Disponete su carta assorbente e servite ben caldi.

Con questa ricetta dedicata al Natale partecipo al contest di Pillole culinarie : Natale o Capodanno?
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